Pomelo, Cedro e Mandarino: antenati di tutti gli agrumi

Il pomelo è il frutto della pianta Citrus maxima o citrus grandis appartenente alla famiglia delle Rutacee, classificata così proprio per la produzione di frutti di straordinarie dimensioni.
Questi frutti sono poco presenti nella grande distribuzione nonostante si tratti di agrumi di origine molto antica, considerati, insieme al mandarino e al cedro, i precursori di agrumi molto più comuni presenti quotidianamente sulle nostre tavole.
La pianta del pomelo cresce bene in climi caldi soprattutto nelle fasce tropicali, attualmente la Cina è uno tra i maggiori produttori. Questi frutti, per arrivare sulle nostre tavole, necessitano di lunghi trasporti, ecco perchè nei negozi si trovano avvolti da una retina e da una pellicola di plastica che protegge la ceratura fatta nel paese produttore per mantenere il prodotto inalterato nel tempo.
Da pochi anni anche nelle regioni più calde d’Italia è iniziata la coltivazione di questo agrume.
Il pomelo è conosciuto con nomi diversi, a Genova è chiamato ”Sciaddocco” nome derivato dal capitano Shaddock, che secondo la storia, introdusse il frutto in Giamaica, per lo stesso motivo Shaddock è il nome inglese del pomelo.
La caratteristica che distingue il pomelo dagli altri agrumi è la sua straordinaria dimensione. Sotto alla buccia abbastanza sottile si trova uno strato spesso di massa bianca spugnosa, amara e non commestibile, chiamata ”albedo”. All’interno si trova una polpa giallo paglierino con un gusto non troppo acido e molto ricca in fibra, il succo è abbastanza scarso per cui è un frutto non adatto alla spremitura. Il pomelo è un agrume poco calorico, 100 g di prodotto apportano circa 38 kcal, viene consigliato nelle diete soprattutto per la presenza di fibra e per il suo potere saziante, e’ un frutto ricco di potassio, di vitamine, soprattutto vitamina C e vitamine del gruppo B.
Il pomelo viene consumato prevalentemente al naturale o abbinato alle insalate. La buccia viene anche impiegata per la preparazione di canditi o per l’estrazione di oli essenziali.
Il Pomelo, come il pompelmo, contiene sostanze che possono ridurre in misura importante l’attività di numerosi farmaci, per cui è buona norma leggere le informazioni descritte sul foglietto illustrativo del medicinale utilizzato.
Altro capostipite della grande famiglia degli agrumi è il cedro, frutto originario dell’Asia ma coltivato anche nel Mediterraneo, Il cedro è un albero da frutto, il suo nome scientifico è Citrus medica appartenente alla famiglia delle rutacee.
Ha una buccia giallo-verde, uno strato bianco sottostante molto spesso, la cosi detta scorza, che rappresenta il 70% del suo peso e con polpa piuttosto ridotta. La scorza, molto ricca di esperidina, un flavonoide con proprietà antiossidanti, è la parte più utilizzata del frutto nella preparazione di canditi, nelle marmellate, nell’estrazione di oli essenziali e nella preparazione di bevande sia alcoliche che analcoliche come la famosa cedrata. Il cedro, come tutti gli agrumi, ha poche calorie e contiene vitamina C, sali minerali e fibra. Ne esistono diverse varietà, alcune non commestibili ad uso ornamentale come la così detta mano di Buddha. Il cedro ha un buon utilizzo anche nel settore cosmetico e domestico. Del mandarino, appartenente alla stessa famiglia del pomelo e del cedro, esistono diverse varietà, le più comuni sono Citrus reticulata, Citrus nobilis e Critus clementina.
Noi siamo abituati a vedere dai nostri fruttivendoli mandarini e clementine. Le due specie sono simili ma, un occhio attento nota che la clementina è più rotonda, molto più simile ad un arancio e con la scorza più sottile rispetto al mandarino. All’interno la clementina ha meno semi. I contenuti nutrizionali nelle due specie sono uguali, le clementine hanno però più vitamina C (54 mg per 100 grammi contro 42 mg del mandarino) e una minore concentrazione di zuccheri ( 8,7 mg contro 17,6 per 100 grammi) per questo motivo risultano mene caloriche ( 37 kcal contro le 72 kcal del mandarino), la quantità di calcio è simile. Il potassio e la fibra sono invece maggiori nel mandarino. Concludendo gli agrumi in genere, per la loro presenza di fibra, sono da consigliare ad inizio pasto per aumentare il senso di sazietà e sono indicati nelle diete di attenzione calorica, solo il mandarino, più ricco di fruttosio, non va bene a questo scopo ed è sconsigliato alle persone diabetiche.

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