Da noi le alghe sono poco conosciute e utilizzate ma in altre parti del mondo, soprattutto in oriente, vengono consumate da millenni.
Vivono sia in acqua dolce che salata, hanno un corpo chiamato ”tallo” molto semplice rispetto ad altri organismi vegetali che possiedono radici, fusto e foglie. Possono essere unicellulari o pluricellulari, sono fonte di nutrimento per tutti gli organismi acquatici.
Le alghe utilizzate per il consumo umano sono pluricellulari, le conosciamo con il nome di alghe verdi, alghe rosse e alghe brune, vengono chiamate ”verdure di mare” ma per le loro caratteristiche nutrizionali non possono essere mangiate liberamente come si fa con le verdure ”di terra”.
Contengono carboidrati, un buon apporto proteico e molti sali minerali ed oligoelementi assorbiti dall’ambiente salino in cui vivono, i più rappresentati sono potassio, calcio, magnesio, sodio e ferro. Questi sali hanno un’elevata biodisponibilità cioè hanno la caratteristica di avere la forma chimica facilmente assimilabile dall’organismo umano. Solo le alghe marine contengono iodio per cui le persone che soffrono di ipertiroidismo devono evitarne l’uso, le micro alghe di acqua dolce come Spirulina e Chlorella non lo contengono.
Nelle alghe sono presenti anche vitamine idrosolubili e liposolubili, clorofilla, fucoxantina, betacarotene, ficocianina sostanze con azione antiossidante contro la formazione di radicali liberi.
Sono vegetali ricchi in fibra gelatinosa utile alla peristalsi intestinale, hanno pochi grassi ma di buona qualità, conosciuti come acidi grassi omega 3 in particolare EPA e DHA.
Le alghe crescono spontaneamente nei mari e nei fiumi ma le commestibili sono anche coltivate, dopo la raccolta non subiscono lavorazioni, vengono lavate in acqua dolce e fatte seccare al riparo dalla luce. In cucina si uniscono alla cottura di zuppe con legumi e cereali in chicchi (es: riso,orzo, quinoa, amaranto) oppure crude in insalata, la cucina cinese e giapponese ne fa uso da sempre.
Solitamente si trovano essiccate, prima dell’utilizzo vanno sciacquate e lasciate in ammollo per almeno mezz’ora.
L’alga Kombu è la più conosciuta, viene utilizzata per migliorare il sapore delle pietanze, aggiungendone una decina di centimetri durante la cottura di cereali e legumi.
La Wakame è un’alga bruna ricca di vitamine, sali minerali e con un alto contenuto di iodio in grado di stimolare l’attività della ghiandola tiroidea, ha azione sul metabolismo, ottima alleata nel controllo del peso corporeo. Per la sua azione stimolante si sconsiglia l’uso alle persone affette da ipertiroidismo, anche l’assunzione serale va evitata per non causare insonnia.
Le alghe di acqua dolce più conosciute sono la Spirulina, detta cosi per la sua forma di filamenti arrotolati e la Chlorella. Entrambe ricchissime di antiossidanti, clorofilla, prive di iodio, con concentrazioni di betacarotene (provitamina A) più alte di quelle presenti negli ortaggi ”terrestri”.
In commercio si trovano in compresse o in polvere da diluire in bevande o yogurt.