Il finocchio

Il finocchio è l’ortaggio di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiacee o Ombrellifere, nelle zone mediterranee si trova selvatico ma per il consumo alimentare si usa la varietà orticola cioè quella coltivata.
Il finocchio è conosciuto come pianta aromatica, il termine ”infinocchiare” deriva proprio dalle caratteristiche aromatiche di questo ortaggio infatti, nei tempi antichi, i proprietari di cantine se reputavano che il vino fosse diventato cattivo, prima di farlo assaggiare, offrivano spicchi di finocchio perchè le sostanze aromatiche presenti coprivano le caratteristiche organolettiche scadenti del vino.
La parte commestibile del finocchio è il grumolo, bianco e carnoso formato da un insieme di guaine fogliari addossate le une alle altre.
I grumoli con forma tondeggiante sono chiamati comunemente ”maschi” (distinzione non scientifica) vengono normalmente consumati crudi mentre quelli con forma appiattita ed affusolata sono ”femmine” e si utilizzano soprattutto cotti perchè più fibrosi e meno dolci.
Il finocchio fresco è formato da 93% di acqua per cui il peso elevato è un indice di freschezza, 100 grammi di finocchio crudo contengono solo 9 kcal, 2.2 grammi di fibra, 1.2 grammi di proteine e 1 grammo di carboidrati oltre a numerosi sali minerali quali potassio, calcio, fosforo e una buona quantità di vitamina C. Nel finocchio cotto le calorie, per 100 grammi di prodotto, aumentano a 25 per la perdita di fibra durante la cottura.
Inoltre sono presenti olii essenziali (anetolo), flavonoidi sostanze antiossidanti (quercitina, rutina) e fitoestrogeni. Il finocchio risulta ottimo da mangiare sia cotto che crudo, sono molto famosi i finocchi gratinati al forno, a crudo viene utilizzato per insaporire insalate.
Il finocchio è quindi un alimento ipocalorico, ricco di proprietà nutrizionali e antiossidanti, la presenza di fibra aumenta il senso di sazietà per questo motivo è indicato nelle diete di attenzione calorica ma anche in quelle sane ed equilibrate.
Inoltre la presenza di fibra diminuisce l’assorbimento del colesterolo esogeno e il potassio stimola la diuresi riducendo la pressione sanguigna, tutti effetti benefici per il sistema cardiocircolatorio.
La presenza di vitamina C aiuta a combattere le infezioni e stimola le difese immunitarie.
Il finocchio ha azione carminativa, contrasta la formazione di gas intestinali, il gonfiore addominale e favorisce la digestione con funzione gastro protettiva e epatoprotettiva, inoltre per il basso contenuto di zuccheri è adatto anche per i diabetici.
Molto conosciuti ed utilizzati sono i semi di finocchio per le loro proprietà antibatteriche, antifungine e antinfiammatorie dovute agli olii essenziali, inoltre contengono sostanze antiossidanti quali fenoli e flavonoidi che contrastano i danni provocati dai radicali liberi.
Uno dei costituenti degli olii essenziali di finocchio, presente in tracce, è l’astragolo, sostanza contenuta anche all’interno di altre specie vegetali, come Basilico, Anice, Dragoncello, Chiodi di garofano e Cannella. Qualche anno fa si parlò della tossicità dell’estralogo creando molto allarmismo tra i consumatori di tisane ai semi di finocchio. La notizia fu poi smentita, data la presenza di tale sostanza in tracce e la sua miscelazione all’interno del seme con flavonoidi e poli fenoli che data la loro azione antiossidante ne impediscono l’azione tossica.
L’estragolo per essere tossico deve essere utilizzato puro, bisogna però sempre rispettare i limiti di assunzione, il rischio è infatti dose dipendente, l’uso va bene l’abuso no.
I semi di finocchio hanno il potere di aumentare la fluidità del sangue per cui sono controindicati se si assumono farmaci anticoagulanti, non vanno usati in gravidanza e durante l’allattamento in quanto possono influenzare i livelli di estrogeni.

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