La dieta iperproteica è caratterizzata da una quantità elevata di proteine.
Si conoscono numerose diete, molte con caratteristiche interessanti. Fra esse alcune classificate come proposte alimentari ricche di proteine. Per noi abitanti sulle rive del Mediterraneo, lo scontro delle diete iperproteiche col nostro modo di mangiare è stato a dir poco fragoroso. Le nostre certezze consolidate negli anni e basate sull’alimentazione ricca di carboidrati (pane e spaghetti) sono state messe a dura prova.
Cerchiamo di ragionarci sopra. Che cosa serve al nostro fisico per avere una dieta equilibrata? Ormai tutti sanno che, oltre a fibre, vitamine, sali minerali e acqua, nella nostra alimentazione ci devono essere i macronutrienti.
- Zuccheri (detti anche glucidi o carboidrati).
- Proteine (dette anche protidi o polipeptidi).
- Grassi (lipidi).
Su questa componente qualitativa della nutrizione credo che ci sia accordo totale. Quello che cambia è la composizione in percentuale.
Facciamo degli esempi.
Glucidi % | Protidi %. | Lipidi %. | |
Dieta vegetariana/vegana. | 70/80. | 10/15. | 10/15. |
Dieta mediterranea. | 65. | 15. | 20. |
Dieta equilibrata. | 55/60. | 15/20. | 20/25. |
Dieta a zona. | 40. | 30. | 30. |
Dieta Scarsdale. | 30/35. | 40/45. | 30/35. |
Dieta Atkins (induzione). | <10. | 40/50. | 40/50. |
I dati sono approssimati, ma rendono bene l’idea. Le ultime due diete sono molto sbilanciate verso la carenza di carboidrati. Al contrario la prima difetta di proteine e lipidi. La dieta a zona si potrebbe considerare iperproteica nel rapporto tra i macronutrienti. Ma di fatto è normoproteica perchè si basa sul fabbisogno proteico.
Il risultato delle diete ricche di proteine è, ai fini di perdita di peso, soddisfacente. Sappiamo che la perdita di peso non sempre coincide col dimagrimento (vedi articolo “Dieta ipocalorica: no grazie”). Tuttavia se il regime è normocalorico si può parlare di perdita di grassi.
Vediamo cosa succede nelle diete iperproteiche e normocaloriche.
In condizioni di dieta equilibrata l’energia è fornita da zuccheri e grassi, nelle diete iperproteiche si bruciano proteine e grassi, essendoci carenza di zuccheri. Questo meccanismo si dice chetogenesi. In questa fase si formano chetoni e altre sostanze con gruppi azotati.
Altra azione importante è che assumendo pochi carboidrati si limita l’innalzamento dell’insulinemia. Ricordiamoci che alti livelli di insulina promuovono il deposito di grassi.
Ci può essere anche un incremento del metabolismo basale dovuto all’aumento della muscolatura per l’apporto consistente di proteine. Questo avviene in alcuni sport come sollevamento pesi e body building. Con il metabolismo più alto si aumenta il consumo energetico.
Bisogna considerare ancora l’aumento della termogenesi indotta dalla dieta (TID). Perché anche quando si mangia si consuma energia. In una dieta equilibrata si stima un consumo del 10% del consumo totale di calorie. Per esempio se una persona ha bisogno di 2000 Kcal/die, 200 Kcal le consuma per mangiare e digerire. Si considera che i grassi incidono sul TID per 0-3%. Gli zuccheri consumano il 5-10%. Le proteine per essere digerite hanno bisogno del 20-30% del TID. Quindi la dieta iperproteica necessita di un ulteriore quantità di energia.
I vantaggi come si vede sono interessanti. Però ci sono anche controindicazioni e condizioni. Dal metabolismo proteico si producono prodotti azotati. Questi, in quantità elevata, sono eliminati con difficoltà dall’organismo umano con possibili sofferenze renale ed epatica. Pertanto l’uso di diete iperproteiche deve essere contenuto nel tempo (giorni/poche settimane). Dopo il periodo di alimentazione iperproteica, si deve incrementare il consumo di frutta e verdura e tanta acqua per eliminare la scorie azotate. Infine occorre mettere in opera una dieta equilibrata in contenuti di carboidrati/proteine/grassi (vedasi tabella precedente).
Inoltre la dieta iperproteica possono utilizzarla solo persone in buona salute, non adolescenti ma comunque giovani. Ad esempio individui ipertesi, donne durante l’allattamento e in gravidanza, bambini in crescita, persone con malattie del fegato e dei reni, con insufficienza cardiaca o respiratoria, con diabete di tipo 1 fanno parte della popolazione di soggetti ai quali non è indicata la dieta iperproteica.
Alla corretta nutrizione si deve accompagnare l’attività sportiva costante almeno 4 volte alla settimana. Può essere una semplice camminata a passo spedito (minimo 30 minuti) o sedute in palestra, gite o gare ciclistiche, fino alle competizioni podistiche o qualsiasi altra attività muscolare. Si deve tener conto che con l’alimentazione carente in carboidrati si hanno difficoltà alla pratica di sport aerobici a causa della richiesta di energia pronta che dovrebbe essere fornita dagli zuccheri stessi.
Concludo con uno schema sommario.
- La dieta iperproteica determina buoni risultati ai fini della riduzione della massa grassa.
- Deve essere effettuata per un breve periodo da persone sane, bevendo tanta acqua e mangiando molti vegetali.
- Deve comunque contenere carboidrati sufficienti alla pratica sportiva.
- Bisogna, subito dopo, continuare con una dieta equilibrata per mantenere i risultati acquisiti.