La cicoria è una pianta erbacea perenne di origine molto antica appartenente alla famiglia delle Asteracee o Compositae, si trova sia selvatica detta ”cicoria da campo” che coltivata detta ”cicoria da taglio”, quella che cresce spontaneamente nei campi ha un sapore più amaro e contiene solo 0,7 grammi di carboidrati per 100 grammi di prodotto meno della metà di quella coltivata.
E’ un ortaggio con pochissime calorie essendo composta soprattutto da acqua e fibra.
Per 100 grammi di prodotto ci sono 93,4 grammi di acqua, 3,6 grammi di fibra, sali minerali quali potassio (180 mg), calcio (150 mg), ferro, fosforo (26 mg) e vitamine soprattutto del gruppo B ma è presente anche un ottimo contenuto di vitamina A (267microgrammi) e vitamina C (8 mg).
Le vitamine hanno proprietà antiossidanti e la presenza di vitamina C stimola il sistema immunitario.
E’ un ortaggio apprezzato per le sue proprietà depurative, diuretiche e consigliato a chi deve perdere peso e seguire un regime dietetico ipocalorico.
Il gusto amarognolo stimola la funzionalità epatica e renale, favorendo la liberazione di tossine da parte dell’organismo e la presenza di fibra aiuta in caso di stitichezza e abbassa i livelli ematici di glucosio dopo un pasto a base di carboidrati inoltre contiene acido cicorico che è un efficace antibatterico soprattutto a livello del cavo orale.
In cucina le foglie della cicoria vengono utilizzate crude in insalata o cotte condite con olio e limone oppure come ripieno di torte salate o come ingrediente per minestre di verdura.
Meglio consumarla cruda per godere di tutte le proprietà infatti la cottura fa perdere le vitamine termolabili come la vitamina C e le vitamine del gruppo B.
Se le foglie sono cotte a vapore bisogna conservare l’acqua di cottura perchè ricca di sali minerali e sostanze digestive non deteriorate dal calore.
La cicoria viene utilizzata anche in ambito farmaceutico, grazie alle sue innumerevoli proprietà, in questo caso si utilizzano principalmente le radici.
Le radici di cicoria contengono inulina, un polisaccaride indigeribile che funge da prebiotico cioè da ”cibo” per la flora batterica intestinale. L’estratto di cicoria e dei suoi semi ha proprietà antimicrobiche e antimicotiche.
Dalle radici, tostate e macinate, viene prodotta una bevanda dal gusto amaro simile al caffè ma priva di caffeina.
L’utilizzo
della radice di cicoria come surrogato del caffè
ha
origine antica ed era utilizzata soprattutto dalle classi più
povere.
Attualmente questa bevanda sta riscuotendo successo grazie
agli effetti benefici sull’organismo ed è sempre di più gradita
in alternativa al caffè.
La catalogna è una varietà di cicoria appartenente alla stessa famiglia, ha identiche caratteristiche nutrizionali ma si presenta con morfologia un po’ diversa, viene anche chiamata ”cicoria asparago” E’ formata da foglie verdi irregolari con germogli situati sulla punta, che ricordano gli asparagi, chiamati puntarelle.
Questi germogli, particolarmente croccanti, sono comunemente consumati crudi in pinzimonio.
La foglia verde della catalogna invece si può usare sia cruda che cotta ma per sfruttare al meglio tutte le proprietà è meglio utilizzarla cruda condita semplicemente con olio e limone.
L’utilizzo di cicoria- catalogna non ha generalmente controindicazioni, solo l’elevato contenuto di fibra può portare disturbi intestinali come gonfiore, diarrea.
Se si soffre di gastrite o ulcera è meglio moderarne l’assunzione. Meglio evitarne l’uso anche in gravidanza.